Alessandro Di Benedetto racconta la costruzione di una barca di 6,50 metri per il giro del mondo in solitario. E' importante sottolineare la straordinarietà dell'impresa perchè il viaggio di Di Benedetto non prevede assistenza, non prevedè scali di sorta e soprattutto non prevede motore. Facilmente si può intuire che l'affidabilità dei materiali e la cura nella costruzione dell'imbarcazione debbano raggiungere necessariamente il massimo grado possibile. In questo contesto l'utilizzo del policarbonato compatto per la costruzione delle cupole dell'abitacolo conferma le grandi qualità di questo materiale plastico. Le doti di trasparenza, per la visibilità, resistenza ad urti, agenti chimici e raggi UVA e la possibilità di essere curvato a freddo senza stress per la struttura costituiscono un insieme pressochè unico. Aggiungiamo anche che rispetto ad altri materiali analoghi è molto più leggero, qualità anch'essa primaria quando si sta in mare e si può contare solo sulle proprie forze.
Il nostro incoraggiamento va ad Alessandro Di Benedetto e alla sua grande impresa!